Entrando in alcune case sembra di fare un viaggio del tempo. In questo appartamento, varcando la soglia sembrava di mettere un piede direttamente negli anni Settanta. Molto era rimasto immutato da quando questa famiglia ha iniziato ad abitare qui. Oggi come allora ad accoglierti c’era un grande appendiabiti a parete tipico dell’epoca, un po’ ingiallito per effetto del tempo, seguito da un mobile troppo alto e troppo grande per stare in un corridoio stretto e lungo. Poi un mobiletto in uno stile indefinibile, quasi medievale, in ogni caso troppo largo per lo spazio in cui si trovava, e lo stesso valeva per molti quadri appesi su pareti troppo strette.
La mancanza di sintonia non era solo tra gli arredi di questa stanza, ma anche tra i vari ambienti della casa. Tuttavia è un bell’appartamento grande e spazioso; non gode di molta luce naturale e la scarsa luce artificiale non migliora la situazione. Ma a questo si può rimediare e questa casa meritava sicuramente alcune attenzioni in più per essere valorizzata e meglio vissuta.
L’ingresso è una parte della casa molto importante, perché accoglie chi entra e dovrebbe comunicare subito un’idea di come sarà il resto della casa.
Cambiare aspetto ad una stanza senza cambiare l’arredamento
Poiché la famiglia che abita l’appartamento è molto affezionata a questi mobili e non vuole apportare grandi stravolgimenti, il mio intervento di relooking deve essere poco invadente, ma so che con alcuni accorgimenti riuscirò a dare più luminosità e freschezza ad un ambiente che appare un po’ trascurato e sono sicura che, chi entrerà dalla porta di casa, non percepirà più un ritorno al passato, ma si sentirà piacevolmente accolto, pur restando in un’atmosfera dolcemente retrò.
Per cominciare, gli arredi principali rimangono dove sono, ma cambiano aspetto. Il vecchio legno color noce diventa shabby-chic in color tortora con sfumature marrone scuro e avorio. L’appendiabiti si ravviva grazie all’applicazione di un pannello stampato con la stessa grafica che, in salotto, decora le tende e una parete, in modo da creare una continuità tra le stanze.
Il mobile ingombrante si alleggerisce diventando bicolore e l’inserimento di semplici scatole in legno chiaro nasconde il disordine e conferisce più luce. Su di esso razionalizziamo la disposizione di fotografie, vasi e altri oggetti e poniamo un cestino con delle belle rose colorate.
Il mobiletto medievale sparisce e al suo posto mettiamo un étagère in ferro lavorato e verniciato come il mobile, su cui riporre alcuni libri e candele.
Tutti i quadri, peraltro dipinti dallo stesso pittore, vengono raggruppati su un’unica parete, liberando quegli spazi che apparivano troppo pieni.
Più luce, più spazio, più calore
Eliminiamo il vecchio lampadario e installiamo una plafoniera a due luci in ferro battuto color avorio con decorazione di foglie verdi. Anche il vecchio specchio viene sostituito con uno più grande, con una cornice effetto shabby che ben si accompagna al mobile sottostante, ed ecco che la luminosità dell’ingresso aumenta ancora.
Ad accogliere chi entra, appendiamo, su una piccola parete di fronte alla porta, due cestini di vimini con delle piante verdi.
Ed ecco che è cambiata tutta l’atmosfera di questa stanza senza cambiare quasi niente, perché gli arredi principali sono rimasti, ma, con alcune piccole modifiche, abbiamo portato una ventata di freschezza in un ambiente che appariva cupo, preannunciando anche il rinnovamento del salotto che si apre su questo ingresso.
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